Da zero a… quanto? Aumentare con misura

Se siete talmente povere di seno da non portare neppure una prima misura è meglio non esagerare. Evitate quindi di richiedere al chirurgo un volume di seno spropositato: più grande la protesi e più sottili i tessuti, maggiori saranno le difficoltà di incorrere in delusioni (visibilità dell’impianto, eccessivo aumento del seno durante un’eventuale gravidanza, rilassamento dovuto all’età). Come per tutte le cose, insomma, anche in chirurgia estetica ci vuole misura e la strada giusta, come spesso avviene, sta nel mezzo.

La decisione di cambiare la propria taglia di seno deve essere presa in piena consapevolezza, così come l’esperienza chirurgica dovrà essere vissuta nel migliore dei modi. Ecco alcuni suggerimenti per un ingrandimento del seno soddisfacente sotto tutti i profili.

1) CORRETTA INFORMAZIONE

Più si conoscono le caratteristiche dell’intervento, maggiormente consapevole sarà la scelta di ricorrere alla chirurgia. Il colloquio preliminare con il chirurgo estetico dovrà servire a chiarire qualsiasi domanda, dubbio e curiosità nonché a mettere in luce eventuali limitazioni e complicanze relative alla chirurgia.

2) PROGRAMMAZIONE SCIENTIFICA DEL NUOVO SENO

Prima di sottoporsi alla mastoplastica additiva, viene eseguita una precisa misurazione del seno, ed in particolare vengono rilevati i seguenti dati:

  • Distanza tra capezzolo e capezzolo
  • Distanza tra capezzolo e fossetta giugulare
  • Distanza tra solco mammario e mammelle
  • Distanza tra capezzolo e solco sottomammario

3) INDIVIDUAZIONE DELLA PROTESI PIÙ ADEGUATA

Lo stesso tipo di protesi non potrà mai produrre su due pazienti diverse due seni esattamente uguali, così come una singola mammella non potrà – neppure con la chirurgia – mai essere identica all’altra. La scelta della protesi (spessore, diametro, proiezione, quantità di materiale in essa contenuto) é un passo particolarmente importante da stabilire in concerto con il chirurgo in modo da far combaciare le proprie aspettative con gli effettivi risultati che si possono raggiungere.

4) INDIVIDUAZIONE DELLA TECNICA CHIRURGICA PIÙ CONSONA

L’introduzione della protesi può avvenire attraverso tecniche diverse, stabilite dal chirurgo in base al caso specifico. Gli impianti protesici possono essere inseriti attraverso un’unica, piccola, incisione nella piega sottomammaria; ma si può incidere anche lungo il bordo inferiore dell’areola oppure sotto le ascelle (creando poi una sacca per l’inserimento dell’impianto), limitando in ogni caso la visibilità delle cicatrici. Le incisioni vengono praticate in riferimento al posizionamento della protesi, che può avvenire in sede retromammaria o dietro il muscolo pettorale. Una variante a questa alternativa viene adottata in caso di seno ptosico (rilassato): inserendo l’impianto parzialmente dietro il pettorale – fa presente lo specialista -il risultato apparirà più naturale ed il seno verrà collocato ad un’altezza ideale.